mercoledì 14 marzo 2012

E se, invece, pensasse a cantare?!?


Inizialmente volevo taggare questo post nella rubrica "Ma va a cagher" poi lo stile cavalleresco ha preso il sopravvento e, visto che si tratta di una donna, ho preferito non infierire troppo.
Conosciuta come vocalist di Vasco Rossi, Clara Moroni debutta con un suo disco rock (o pseudo tale) in italiano): "Bambina Brava" (DMI/EMI). Circola in rete una sua foto promozionale, scattata da Alfredo Bosco, nella quale appare come mamma l'ha fatta, coperta solo da un 45 giri del Blasco.
A proposito lei dichiara: "Premetto che è uno spogliarsi oggettivo davanti al fotografo, ma metaforico nei confronti di Vasco Rossi, che è stato un incontro fondamentale. Lavorare con lui mi ha cambiato la vita. Ho sempre rappresentato il mio essere Rock con giubbotto e stivali, avevo voglia di giocare con la mia immagine, di cambiare "pelle", mi sono detta: "posso usare anche la mia!". Voglio potermi esprimere anche solo col mio corpo, in un periodo storico dove il corpo delle donne non è celebrato con la sacralità che merita, come è accaduto per secoli nell'arte, Mi spoglio anche dalla costrizione di dover essere sempre seriosa o "cazzuta" per dimostrare credibilità e di non non essere più come molti vogliono ancora la donna: una Bambina Brava. Mi spoglio dal mio Burqa esistenziale."
Burqa esistenziale?!? La parolaccia scatterebbe opportuna... ma preferisco non ragionar di lei ma guardare e passare ad altro.

4 commenti:

Yuri Abietti ha detto...

Ma va a caghér mi sembra davvero il commento più opportuno. Bella gnocca, però :)

Luca Varani ha detto...

Sulla gnoccaggine davvero non si può discutere, oltretutto quel tacco a spillo impreziosisce ulteriormente il tutto. Ma questa si propone come cantante e non come fetish-queen...

Anonimo ha detto...

La signora ha raggiunto il suo scopo.Farsi pubblicità.Ovviamente non stiamo parlando del disco.ldm

Girolamo Melis ha detto...

Se avesse un minimo di fascino, potrei offrirle qualche lezione di Lingua Italiana. Gratis le dico che l'avverbio "dove" è di "luogo" e non sta bene con "tempo".
E' una delle tante poverette.
Giro